La realtà aumentata (Augmented Reality) permette di visualizzare contenuti virtuali in sovrapposizione alle immagini che vediamo ogni giorno.
Portata alla ribalta dalla cinematografia di fantascienza con film come Minority Report è oggi realtà grazie anche alla potenza degli smartphone in commercio.
La realtà aumentata funziona inquadrando l’ambiente circostante attraverso la fotocamera dello smartphone o del tablet e viene attivata quando il sistema di riconoscimento cattura le immagini di riferimento dette anche marker.
Inquadrando quindi una foto, un volantino, un libro o un oggetto il sistema alla base della realtà aumentata riconoscerà l’immagine di riferimento e permetterà di sovrapporre i contenuti virtuali.
Il marker è essenzialmente l’immagine stessa che il sistema dovrà riconoscere per attivare i contenuti virtuali. Grazie all’evoluzione della tecnologia un marker può essere qualsiasi tipo di immagine, quindi non è più necessario inserire grafiche specifiche per attivare il riconoscimento (così come avviene invece per il QR CODE).
Questo significa che qualsiasi immagine già stampata, come ad esempio un catalogo, una brochure, una pubblicità su una rivista può diventare il marker di riferimento rendendo obsoleta la necessità di inserire oggetti ad-hoc sulle grafiche e di conseguenza richiedere una nuova stampa dei materiali.
Il QR Code è un codice a barre bidimensionale composto da una matrice di moduli neri e che consente, se inquadrato con apposite app, di trasferire informazioni testuali come link a siti web, codici articolo e quant’altro sia rappresentabile da una stringa di lettere e numeri.
Il QR Code non consente però di ottenere informazioni sulla sua localizzazione tridimensionale nello spazio reale, rendendo di fatto impossibile sovrapporre immagini virtuali all’ambiente.
La realtà aumentata è una tecnologia flessibile applicabile ad ogni esigenza